Da non crederci "Una nazione per la Bicicletta e l'outdoor"
- Outdoor life
- 17 gennaio 2020
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Secondo alcuni visionari sociologi nei prossimi 200 anni la società si evolverà e le nazioni non saranno più basate su religioni, razze o antichi confini bensì sulle passioni, un pò come succede già con le comunità virtuali che in sostanza smetteranno di essere solo virtuali..
Fa scalpore la notizia secondo la quale alcune associazioni sportive di ciclismo stiano raccogliendo firme per “impossessarsi” di un’area geografica e chiedere l’indipendenza.
Nella fattispecie questo starebbe accadendo nel Nord Italia e le zone che si contendono il primato di volersi rendere indipendenti sulla base dei loro interessi sono l’area di Finale Ligure e del Biellese. In particolare Finale Ligure e l’entroterra potrebbe diventare la “Nuova Bicidonia” con una sua costituzione, leggi e regole. “Il Principato dell’Outdoor”.
Ma cosa accadrebbe? Quali regole avrebbe questo ipotetico Stato?
Il nuovo stato sarebbe basato su alcuni principi unici:
- La bicicletta è il primo mezzo di trasporto insieme alle gambe.
- Il rispetto per la natura è imprescindibile.
- Tutti i principi di urbanistica sarebbero rivoluzionati, niente asfalto, niente marciapiedi, niente parcheggi. Piste ciclabili, ampi spazi per camminare, correre, fare sport.
- Le macchine resterebbero in grandi aree al limitare dei confini.
- Il minimalismo diventerebbe un punto cardine dello stile di vita.
Si calcola che solo il 7% delle persone che abitano nelle regioni mediterranee dell’Italia e ben il 45% di quelle che abitano sull’arco Alpino considererebbero la possibilità di andare nel Principato della Natura.
Un aiuto da menti eccelse
La nuova ideologia di stato naturale potrebbe avere come “sponsor” 2 econimisti visionari di fama mondiale che, attirati dall’idea vorrebbero mettersi a disposizione del dicastero dell’economia.
Cosa accadrebbe all’economia di questa nazione?
Secondo alcuni economisti, in barba a molti malpensanti, l’economia potrebbe fiorire nel giro di pochi anni sulla base di alcune considerazioni:
- Le città e i paesi del nuovo mondo, strutturate e organizzate in modo rivoluzionario creerebbero ambienti molto attrattivi per tutte le aziende produttrici di articoli sportivi. Esse potrebbero testare i loro prodotti a costi bassi, accedere al loro pubblico a km zero.
- Le aziende della nuova Bicidonia avrebbero un tale appeal che potrebbero esportare i loro prodotti nelle parti del mondo dove vi sarà pur sempre una buona quantità di utilizzatori di articoli sportivi.
- Altre nazioni simili nascerebbero in altre parti del mondo e le persone si scambierebbero merce tra loro boicottando aziende provenienti da paesi tradizionali.
- Tuttavia la cosa più importante è che si calcola che sulla base dell’ideologia dell nuove generazioni la costituzione dell’outdoor avrebbe un tale effetto positivo da espandersi e conquistare grandi territori in breve tempo.
- Il turismo dilagherebbe, si calcola che I paesi sul mare, privi di strade, privi di traffico, senza inquinamento, senza rumore e con grandi spazi dedicati a bambini e al movimento sarebbero una grande attrazione per il turismo.
Gli spazi al lato pratico
Si calcola che su un lungo mare di 1 km occupato da una strada a doppio senso di circolazione, considerati sede stradale, parcheggi su entrambi i lati e marciapiedi potrebbero trovare posto 13 campi da Tennis, 4 sabbionaie per far giocare i bambini, 33 campi da bocce, 3 parchi, fontane, 6 piscine, 8 skate e bmx park, 9 aree relax su prato.
Al lato pratico ecco cosa accadrebbe. Le auto sarebbero stoccate al confine. Quindi si accede nel nuovo mondo direttamente con il mezzo pubblico o con le bici e bici cargo per chi ha la valigia. Una volta dentro tutto è a portata di mano, piccole botteghe, alimentari, birrerie, panifici, B&B.
Le spiagge non sarebbero affollate nemmeno ad agosto perchè qui la gente ha talmente tante cose divertenti da fare, nei boschi, sui sentieri, negli skate park, sulle ciclabili, sui percorsi di trail running e sulle falesie che si starebbe in spiaggia la sera a godersi il tramonto.
I trasporti
I trasporti avverrebbero con bici cargo, cavalli e mezzi pubblici do ultima generazione. Il contrasto tra soluzioni all’avanguardia e il trasporto con cavalli e carrozze darebbe vita ad un design urbanistico futuristico e affascinante. Grazie a questa concezione di trasporti si tornerebbe a produrre in loco; ci sarebbero molti più posti di lavoro perchè si comprerebbe ciò che è prodotto vicino. [ndr ripeto ciò che è prodotto vicino]
La salute, gli anziani, i bambini
In barba a quello che molti potrebbero pensare gli anziani avrebbero una vita migliore, sarebbero più in salute e circondati da famigliari e amici. Stessa cosa vale per i bambini.
Test a domande
Questa nuova nazione farebbe rabbrividire molti “antichi pensanti” che si presume “scapperebbero” dal nuovo mondo. Tuttavia da tutto il mondo arriverebbero persone attratte dal nuovo modo di vivere. Uber Stiglitz, sociologo di fama mondiale propone un piccolo test per capire se sei adatto al nuovo mondo. Se rispondi con un Sì a più di 3 domande ti conviene restare dove sei.
- Sei un sedentario, ami le comodità, camminare è un fastidio che ti fa sudare.
- Quel parco che hanno fatto nella tua città è inutile, potevano fare un bel parcheggio.
- Ami stare seduto in macchina parcheggiato col motore acceso.
- Ti piace il traffico e l’adrenalina che proviene dallo stare 1h fermo per fare 100m.
- L’asfalto e il cemento sono la soluzione contro allergie, polvere, fango, terra e affini.
- Consideri quelle persone che corrono, che vanno in bici e che passeggiano in montagna dei perditempo se non addirittura fastidio.
Conclusioni
Sembrerebbe quindi che il mondo come lo abbiamo immaginato fin d’ora o che ci è stato imposto non sia l’unico possibile. Le case automobilistiche e il business dei carburanti hanno capito tempo fa che noi insetti siamo stupidi e manipolabili e ci hanno letteralmente messo in gabbia in città invivibili e assurdamente organizzate. Ci hanno convinto che la macchina era necessaria per arrivare anche sulla spiaggia! Ma quanto può andare avanti tutto questo?